Negli ultimi anni è diventata una moda farsi la pedicure immergendo i piedi in una vasca piena di Garra rufa un simpatico pesciolino di acqua dolce proveniente dall’Asia e appartenente alla famiglia dei ciprinidi. In natura si nutre di alghe e detriti di origine animali, questo pesciolino contrariamente a quello che si pensa è privo di denti, in Asia in antichità si utilizzava per eliminare la pelle morta e per chi era affetto da psoriasi. Questo trattamento di bellezza molto simpatico siccome avremo un esercito di pesciolini che ci faranno il solletico sotto i piedi con le loro boccucce mentre si nutriranno delle cellule morte, ha anche dei lati tristi e negativi se non si rispettano le norme igienico sanitarie. L’acqua delle vasche si dovrà cambiare a ogni trattamento con i valori prestabiliti alla sopravvivenza del Garra rufa, una scarsa igiene delle vasche potrebbe portare alla presenza di batteri e funghi come la micosi delle unghie e in più ci saranno le feci dei pescetti. C’è da dire che il Garra rufa è un pesce che può raggiungere i 12 cm e i pescetti impiegati per questa pratica sono molto giovani, hanno bisogno di spazio e ottimi valori di acqua per poter sopravvivere. Francia e Argentina stanno stabilendo dei regolamenti da seguire, nel frattempo sconsigliano vivamente il trattamento.