Come già abbiamo detto in passato (nell’ articolo “La figura del parrucchiere”) il nostro unico giudice è il cliente. Nel momento della consulenza la comunicazione verbale riveste un ruolo fondamentale siccome attraverso un’accoglienza cordiale, un sorriso, una stretta di mano e offrendo un caffè o delle riviste, in quel momento di attesa, il cliente capirà che gli stiamo dedicando attenzioni e così si costruiranno i pilastri per instaurare un rapporto amichevole. Quando arriverà il suo turno è opportuno che l’operatore, prima dello shampoo o di qualsiasi altro servizio, gli ponga in maniera cortese una serie di domane per capire le esigenze del cliente e poterlo consigliare al meglio, osservando il suo stile di abbigliamento e cercando di ricavare notizie utili sulla sua personalità. In più bisogna prestare attenzione alle sue richieste e dare a nostra volta delle risposte professionali e coerenti sui lavori da eseguire. La consulenza è una fase molto delicata del nostro lavoro, ovviamente cambia da cliente a cliente, perciò dovremmo essere noi ad adattarci. Anche il linguaggio non verbale ha un ruolo fondamentale. Il corpo parla, su questo non ci sono dubbi: offrire una tazza di tè con un sorriso a un cliente, aiutare una signora a togliere il capotto, sono tutti gesti da non sotto valutare in questo campo poiché in quel momento stiamo creando empatia, emozioni positive che si ritrasmetteranno a noi attraverso il cliente.
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